Dopo le buone performance del 2017, si prevede che l’economia italiana continuerà a crescere allo stesso ritmo, ovvero farà registrare un +1,5%, ma registrerà invece un calo nel 2019 e certo l’attuale situazione di instabilità politica crea non poche preoccupazioni per l’immediato futuro del nostro Paese. In Europa si guarda con interesse allo stallo politico italiano e l’impressione che diamo agli altri stati membri non è certo positiva.
L’incertezza sulle politiche economiche di un nuovo governo è diventata sempre più pronunciata e se si prolungherà oltre, potrebbe rendere i mercati più volatili e intaccare il sentimento economico generale e con esso i premi di rischio.
Il rapporto tra debito pubblico e pil ha raggiunto il suo picco nel 2017, a 131,8%, anche a causa del sostegno alle banche, e progressivamente scenderà a 130,7% nel 2018 e 129,7% nel 2019, principalmente come risultato di una crescita più forte rispetto a quella del prodotto interno lordo nominale.
I trend positivi del mercato del lavoro, iniziati nel 2015, continueranno, ma senza dubbio anche su questo fronte molti sviluppi dipenderanno dalla scena politica e dalle scelte del futuro governo, se e quando ne avremo uno, possibilmente votato dal popolo.
Siamo un paese veramente strano e ormai da troppi anni (e governi) dalle urne esce una situazione insostenibile, bisogna senza dubbio lavorare seriamente per cercare di trovare al più presto una soluzione o diventeremo lo zimbello d’Europa.
